Ti è mai capitato di svegliarti la mattina, metterti seduto sul letto, pronto per alzarti, e sentire una fitta attraversare tutta la pianta del piede appena lo appoggi sul pavimento?
Il dolore migliora un po’ con il passare delle ore ma rimane sempre lì latente?
Se la risposta è sì, allora soffri di fascite plantare.
Che cos’è la Fascite Plantare?
La fascite plantare è un disturbo molto comune, nonché una delle principali cause di dolore al piede. Si tratta di una condizione che coinvolge la fascia plantare (soprattutto a livello del tallone) ma che si può irradiare fino alla parte anteriore del piede, molto diffusa tra gli sportivi ma presente anche tra coloro che conducono una vita sedentaria, specialmente se in sovrappeso o obesi.
La fascia plantare è la struttura fibrosa che si estende dal calcagno (elemento osseo che costituisce il tallone) alla parte anteriore del piede, fino alla base delle dita.
La fascia plantare funge da ammortizzatore naturale e supporto per tutto l’arco del piede.
Quando questa zona si infiamma, diventa molto dolorante e rende impossibili anche le attività più semplici, come camminare o caricare il peso del proprio corpo sul piede.
Quando colpisce maggiormente?
Non esiste un periodo dell’anno in cui la fascite plantare si manifesta maggiormente, ma sembra che questo disturbo sia più comune nei mesi caldi. Questo potrebbe essere dovuto all’aumento delle attività all’aperto, come le passeggiate e la corsa, che possono mettere sotto stress la fascia plantare se eseguite senza il giusto supporto.
Spesso, infatti, soprattutto in estate, la fascite plantare si presenta a causa dell’utilizzo di scarpe non adatte alla corsa o alla camminata, come i sandali o le ciabatte con la suola piatta o i tacchi molto alti. La classica infradito che tutti utilizziamo nei mesi estivi, è un’arma di primo ordine per la fascite plantare, proprio per la sua forma. Essendo una calzatura aperta nel retropiede, ogni volta che dobbiamo effettuare un passo e sollevare il piede da terra, siamo costretti a contrarre le dita in modo da non perdere la ciabatta. Questa sollecitazione, che non avviene mai con una scarpa chiusa, effettuata per mesi porta ad un’infiammazione della fascia plantare.
Chi ne soffre di più?
Sembra che ad essere più colpite da questo disturbo siano in realtà le donne, probabilmente proprio a causa del legame presente tra la fascite plantare e le calzature.
Quanto all’età, questa condizione è più diffusa nella fascia tra i 40 e i 60 anni ed è più comune in forma bilaterale, quindi su entrambi i piedi contemporaneamente.
È fondamentale, specialmente in questo caso, non trascurare il fastidio perché rimandare il trattamento può portare solo ad un recupero più lento e difficile.
Quali sono le cause?
I principali fattori che scatenano la fascite plantare sono:
- Sovrappeso o Obesità: l’eccesso di peso aumenta la pressione sulla fascia plantare, contribuendo all’infiammazione e al dolore del piede
- Attività Fisica Intensa: un allenamento eccessivo, specialmente senza riscaldamento adeguato o stretching, può stressare la fascia plantare e causare microlesioni
- Scarpe Inadeguate: le calzature che non hanno un adeguato supporto dell’arco plantare, con suole troppo basse, tacchi troppo alti o eccessivamente usurate, possono aumentare il rischio di sviluppare questa condizione
- Anomalie Anatomiche: la struttura anatomica del piede, poco incurvata o troppo (come nel caso dei piedi piatti o di arcate eccessivamente alte), può aumentare il rischio di fascite plantare.
- Alterazioni Biomeccaniche: avere una postura scorretta o un sistema muscolo-scheletrico debole può caricare maggiore pressione sulla fascia plantare, causando l’infiammazione.
Cosa puoi fare a casa?
Se pensi di avere la fascite plantare, ci sono alcune misure che puoi adottare a casa per alleviare il dolore e favorire la guarigione:
- Riposo: riduci l’attività fisica che sollecita il piede per permettere alla fascia plantare di guarire
- Ghiaccio: applica impacchi di ghiaccio sulla zona interessata per ridurre il dolore e l’infiammazione
- Stiramento: esegui esercizi di stretching specifici per la fascia plantare, in modo da migliorare la flessibilità
- Supporto plantare: usa solette ortopediche o scarpe con un adeguato supporto dell’arco plantare per ridurre la pressione sulla fascia
- Farmaci: consulta il medico per conoscere i farmaci utili per controllare il dolore e ridurre l’infiammazione
Qual’è la terapia consigliata?
Se i sintomi non passano o peggiorano, è essenziale consultare uno specialista in grado di valutare la gravità del problema.
La terapia principale e più efficace in questo caso è l’onda d’urto. Normalmente, con una seduta a settimana per un minimo di 5 settimane si riesce a sfiammare la zona interessata e a risolvere il problema.
La terapia si può intensificare in caso di fasi più acute o per gli sportivi che hanno l’esigenza di ridurre il più possibile i tempi di recupero, aggiungendo alle onde d’urto anche il laser ad alta potenza.
Al Centro MeC i nostri fisioterapisti utilizzano solo elettromedicali di ultima generazione, che possono aiutarti a ridurre l’infiammazione, curare la fascite plantare e tornare ad una vita normale.
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